Uno sventurato riccio riacquista la libertà grazie alla LIPU
La LIPU libera un riccio nell’Oasi delle Zone Umide Beneventane
I volontari della sezione LIPU di Benevento liberano un esemplare di riccio (Erinaceus europaeus) nell’Oasi delle “Zone Umide Beneventane”.
L’animale era stato azzannato da un cane in un giardino del circondario beneventano e grazie al tempestivo intervento di una volontaria della LIPU, Maria Di Giovanni, è stato salvato. Il riccio quindi è stato soccorso e successivamente tenuto sotto osservazione per alcuni giorni, anche per seguire la sua ripresa dallo shock avuto per l’impatto con il cane che lo avrebbe potuto uccidere senza l’intervento della volontaria della LIPU.
Quando si è reputato che il riccio fosse pronto per ritornare in natura i volontari della LIPU, insieme al delegato della sezione LIPU di Benevento, Marcello Stefanucci, hanno pensato di liberarlo in un’area protetta e la scelta è ricaduta sull’Oasi delle Zone Umide Beneventane che si trova in prossimità della città di Benevento.
Quest’Oasi di protezione abbraccia più di 15 km di fiume Calore e i territori limitrofi, e nei suoi 853,72 ettari di estensione comprende anche territori collinari in cui dominano gli alberi di quercia. Proprio in un bosco di querce inframmezzato di radure, habitat ideale per il riccio, si è pensato di rilasciare lo sventurato animale. Quindi un gruppo di volontari della LIPU, più alcuni intervenuti all’evento, hanno liberato il riccio in queste giornate primaverili piovose, ma non fredde, anche perché in tali circostanze può facilmente trovare cibo come le chiocciole di cui sono golosi i ricci.
Benevento, 1 aprile 2013
LIPU – sezione di Benevento

Lo sventurato riccio, che sta per riacquistare la libertà grazie alla LIPU, si è messo in posizione di difesa appallottolandosi. (foto di LIVIA SORECA)

Il riccio una volta liberato si allontana dal gruppo di intervenuti all’evento nonostante il tempo piovoso. (foto di LIVIA SORECA)

Il riccio liberato dalla LIPU dopo la disavventura si arrampica sul pendio del bosco di querce sito su un rilievo collinare nell’Oasi delle “Zone Umide Beneventane”. (foto di LIVIA SORECA)